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Nello spettacolo “La Voce” chi è la malattia?

di Carola Minincleri Colussi

Nello spettacolo La Voce vanno in scena la dolorosa disconnessione mente/corpo e le tracce di una via di riconciliazione.
Due giovani donne, o due giovani uomini nella versione maschile, si fanno portatori di due differenti relazioni con il motore della scena, che è un grande cuore rosso di pezza, ripieno di buonissimi cioccolatini.
E da lì nasce tutto.
Sì, ma chi dei due rappresenta la malattia?

Ombra delle due attrici Veronica di Bussolo e Alice Marchiori nello spettacolo "La Voce". Foto di Alvise Busetto

L’ombra nello spettacolo “La Voce”. Foto di Alvise Busetto

Hanno ragione a chiederselo, i ragazzi, perché non dipingiamo uno dei due personaggi come la mente e l’altro come il corpo, l’uno come il carnefice e l’altro come la vittima, l’uno è luce e l’altro ombra, non con questa chiarezza, né con questa intenzione.
Desideriamo fortemente insinuare il dubbio che si traduce, tutte le volte, in questa domanda, perché ogni volta che ci viene rivolta è la nostra occasione d’oro per un’essenziale inversione del punto di vista: la malattia non è uno dei due personaggi.
La malattia è la loro separazione.
“La Voce” parla di un conflitto durissimo in cui non ci sono vincitori, di una dinamica che può esaurirsi a mezzo di uno scarto potente, di una riunione d’amore, possibile solo attraverso l’ascolto.

Mappa Del Cuore
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