di Carola Minincleri Colussi
“Raga, noi arriviamo e mettiamo un cuore rosso al centro della scena. Me lo devo aspettare che la gente mi vada in confusione!”
Sono le parole che sento spesso ripetere dal mio aiuto regista Innocenzo Capriuoli, in arte NocePoeta, ai nostri attori.
Noce ha un logo che è un cuore che viaggia su un guscio di noce, insomma, di cuori se ne intende.
Sa che nella nostra società – io dico quella appena tramontata… – mettere il cuore al centro di tutto non è considerato normale.
Sa che un cuore è un simbolo potente. Figuriamoci se poi si scopre che quel cuore è la casa dei desideri.
“Me lo devo aspettare che la gente mi vada in confusione!”.
“La Voce” è la storia di una lotta per un cuore di pezza che oggi sembra – anche se non è – l’unico modo di arrivare al cuore vero.
Un cuore di pezza.
Un cuore vero.
Una lotta.
Una speranza di riconciliazione.