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“La Voce. Esprimi un desiderio” a Legnago (VR)

🗓️ Venerdì 21 Marzo ore 20.45
đź“Ś presso Teatro Dante San Pietro di Legnago

“LA VOCE. Esprimi un desiderio”

Evento di sensibilizzazione e prevenzione sui D.C.A. – Disturbi del Comportamento Alimentare e sulla Salute Mentale.

🔷 Intervento dell’autrice Sandra Zodiaco

đź”· Spettacolo teatrale
“La Voce”
Finalista Premio TuttoTeatro Dante Cappelletti alle Arti Sceniche, 2020
di Carola Minincleri Colussi
con Brixhilda Shqalsi e Anna Novello
produzione Palinodie compagnia teatrale

Liberamente ispirato al libro “Oltre. Sentirsi fragili. Confessioni sul (mio) disturbo alimentare” di Sandra Zodiaco

đź”· A seguire psicoterapeuti, nutrizionisti e artisti in dialogo con il pubblico sui D.C.A. e la salute mentale

🟢 Ingresso libero

👉 Evento rivolto a: giovani a partire dai 15 anni, studenti universitari, genitori, educatori, docenti, società sportive, associazioni e gruppi informali.

Organizzazione: La Crisalide Lilla / Comune di Legnago / Teatro Dante APS

La sentiamo, la voce del cuore? Riconosciamo la sua chiamata, o vocazione? Come si manifestano i bisogni inascoltati, i valori traditi, i desideri taciuti?
Retaggi, credenze, divieti, abitudini, ci costringono a divenire sordi alla nostra voce interiore, educati come siamo ad auto-privarci della libertĂ  di esprimere noi stessi e le nostre qualitĂ  piĂą autentiche.
Ma possiamo davvero seppellire le nostre veritĂ  sotto cumuli di maschere? Quanto ci costa questa manipolazione? E quanto costerebbe invece rischiare di ascoltare davvero e di dare voce alla nostra vera voce?
L’autrice ha chiesto a due giovani attori e due giovani attrici di scoprire attraverso il corpo la loro personale risposta a queste domande, mettendo in scena un medesimo copione, al maschile e al femminile, in cui i personaggi, dopo inutili tentativi di omologazione, si ritrovano testimoni di fronte a loro stessi, costretti a fare i conti con desideri e privazioni, e ad attraversare situazioni differenti, emerse nella drammaturgia grazie a una ricerca sui Disturbi del Comportamento Alimentare – DCA.
Ed ecco affiorare, nel primo di due anni di ricerca, nuove consapevolezze: identitĂ  omologate o idealizzate, la relazione tra tirannia e libertĂ , il disagio con il proprio aspetto fisico,
l’incomunicabilità mente-corpo, in una dialettica sadomasochistica che incastra in una lotta feroce dove si diviene vittime e carnefici di sé stessi.
Nella seconda fase di lavoro si fa strada la coscienza dell’umana fragilità espressa da una voce più autentica, il battito del loro cuore, la voce che viene prima di ogni distorsione, suono primordiale potente come un canto di speranza e di riconciliazione.

Note di regia e poetica nel mondo della performance
Lo spettacolo è completamente muto.
Come insegna Dante, non c’è modo migliore di sottolineare l’importanza di qualcosa, che togliendolo dalla scena. L’intuizione, nata dal confronto con persone che del disturbo alimentare hanno sofferto, è stata di delegare unicamente al linguaggio non verbale la potenza espressiva delle nostre “voci interiori”, lasciando parlare il corpo, proprio come accade nelle esperienze di anoressia, bulimia, b.e.d./binge eating disorder e altri DCA.
Come in un happening, attori e pubblico vivono un’esperienza condivisa e la scena, con il suo silenzio verbale e i suoi suoni puramente organici, apre alla possibilità di una funzione proiettiva della vita di tutti i presenti.

Mappa Del Cuore
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